CITAZIONI - GIOCO POPOLARE

bambini che giocano con la corda
Il gioco popolare
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CITAZIONI

"La cultura sorge in forma ludica, la cultura è dapprima giocata […] ciò non significa che il gioco muti e si converta in cultura, ma piuttosto che la cultura, nelle sue fasi originarie, porti il carattere di un gioco, venga rappresentata in forme e stati d’animo ludici. "
Homo Ludens- Huizinga
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Se riflettiamo un attimo sul fatto che imparare a rispettare le regole del gioco significa trasferire tale insegnamento anche nella vita di tutti i giorni, troviamo nella conoscenza dei modi di giocare quelle particolari attenzioni che dobbiamo riservare nel rapporto con gli altri in seno alla società civile. Significa comunicare un apprendimento che deve obbedire al principio della reciprocità, che coinvolge emozioni, interesse e gusto dello stare insieme.
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I figli sono come gli aquiloni,
passi la vita a cercare di farli alzare da terra.
Corri e corri con loro
fino a restare tutti e due senza fiato…
Come gli aquiloni, essi finiscono a terra…
e tu rappezzi e conforti, aggiusti e insegni.
Li vedi sollevarsi nel vento e li rassicuri
che presto impareranno a volare.
Infine sono in aria:
gli ci vuole più spago e tu seguiti a darne.
E a ogni metro di corda
che sfugge dalla tua mano
il cuore ti si riempie di gioia
e di tristezza insieme.
Giorno dopo giorno
l’aquilone si allontana sempre più
e tu senti che non passerà molto tempo
prima che quella bella creatura
spezzi il filo che vi unisce e si innalzi,
come è giusto che sia, libera e sola.
Allora soltanto saprai
di avere assolto il tuo compito.
Erma Bombeck
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Senza un'infanzia piena di allegria e di calore, senza il gioco colmo di fantasia, senza un'infanzia realmente vissuta come tale, manca la base sana per la vita futura.
Rudolf Steiner
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Fra tutti gli oggetti i più cari sono per me quelli usati.Storti agli orli e ammaccati, i recipienti di rame, i coltelli e forchette che hanno di legno i manici, lucidi per tante mani: simili forme mi paiono di tutte le più nobili. Come le lastre di pietra intorno a case antiche, da tanti passi lise, levigate, e fra cui crescono erbe, codesti sono oggetti felici. Penetrati nell’uso di molti, spesso mutati, migliorano forma, si fanno preziosi perché tante volte apprezzati. Persino i frammenti delle sculture, con quelle loro mani mozze, li amo. Anche quelle, vissero per me. Lasciate cadere, ma pure portate; travolte sì, ma perché non troppo in alto stavano. Le costruzioni quasi in rovina hanno l’aspetto di progetti incompiuti, grandiosi; le loro belle misure si posson già indovinare; non hanno bisogno ancora della nostra comprensione. E poi han già servito, sono persino superate. Tutto questo mi fa felice.
Bertolt Brecht (da: Poesie, trad. di Ruth Leiser e Franco Fortini, Torino, Einaudi, 1959, p. 125)
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”La cultura sorge e si manifesta fin dall’antichità come gioco: anzi il gioco è più antico della cultura tanto che anche gli animali giocano e il gioco, come trasfigurazione della realtà, è alla base dei riti di culto e dei miti”
da J. Huzinga – Homo Ludens – Einaudi 1973
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L’arco e la freccia
…E una donna che reggeva un bimbo al seno disse, parlaci dei Figli. E lui disse: I vostri figli non sono figli vostri. Sono i figli e le figlie della brama che la Vita ha di se stessa.Essi vengono attraverso voi ma non da voi, e sebbene siano con voi non vi appartengono.Potete donare loro il vostro amore ma non i vostri pensieri. Poiché hanno pensieri loro propri.Potete dare rifugio ai loro corpi ma non alle loro anime, giacchè le loro anime albergano nella casa di domani, che voi non potete visitare neppure in sogno. Potete tentare d’esser come loro, ma non di renderli come voi siete. Giacchè la vita non indietreggia nè s’attarda sul passato. Voi siete gli archi dai quali i vostri figli, viventi frecce, sono scoccati innanzi. L’Arciere vede il bersaglio sul sentiero dell’infinito, e vi tende con la sua potenza affinchè le sue frecce possano andare veloci e lontano. Sia gioioso il vostro tendervi nella mano dell’Arciere; poiché come ama il dardo che sfreccia, così Egli ama la stabilità dell’arco.
Kahlil Gibran
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Il passato non è morto: il passato vive tutt'ora in noi, è con noi e ci accompagna e si manifesta al talamo nuziale, accanto alla culla, attorno alla bara, nelle feste, nei giuochi, negli spettacoli, in chiesa, per istrada, nei campi, sui monti, sul mare, dappertutto. Vive e parla.
G.Pitrè - La famiglia,la casa e la vita del popolo siciliano. Palermo 1913
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Da http://www.lucabarbarossa.it/testi-canzoni/94_giocattoli.html
GIOCATTOLI
Testo e musica di Luca Barbarossa
Vorrei un fucile a tappi contro i cattivi
un’automobile con sotto i pedali
per non sporcare il cielo
quando vado in giro
vorrei un’ora di più per stare con te
Vorrei una storia nuova da raccontare
ai bambini quando vanno a dormire
con un lupo buono da tenere vicino
vorrei un giorno di più per stare con te
Sarà il tempo che cambia il tempo che vola
sarà il mondo lì fuori a farmi paura
e un bel giorno ti svegli
all’improvviso ti accorgi che
nella tua stanza non ci sono più giocattoli per te
Vorrei chiedere a Babbo Natale
perché la gente qui continua a sparare
perché non fanno le guerre solo coi soldatini
e se uno muore lo prendi e lo ritiri su
Sarà il tempo che passa il tempo che vola
sarà il mondo lì fuori a farmi paura
ma un bel giorno ti svegli
e all’improvviso non sai perché
nella tua stanza non ci sono più giocattoli per te
Ma che c’è da brindare per ogni anno che passa
con troppe candele un soffio non basta
sarà il tempo che cambia il tempo che vola
sarà il mondo lì fuori a farmi paura
o che nessuno mi regala più
o che nessuno mi regala più
perché nessuno mi regala più giocattoli
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Da come giocavamo a cura di Mari Veronica:
http://www.torreomnia.it/forum/leggi.asp?id=7587

I bambini trovano il tutto nel nulla, gli adulti il nulla nel tutto.
Giacomo Leopardi

Scopri di più su una persona in un'ora di gioco che in un anno di conversazione".
Platone

"Quando il gioco origina bellezza, implicito è il suo valore per la cultura. Quanto più il gioco è atto ad elevare il clima vitale dell'individuo o del gruppo,tanto più intensamente si risolve in cultura".
Johan Huizinga

"Il viatico più sicuro lungo questi cammini tortuosi è ancora lo humour della conoscenza, quella grazie al quale il sorriso o la risata permettono di aprire ciò che si credeva chiuso. Affrontare i cammini della conoscenza come fossero giochi che non bisogna prendere troppo sul serio è la garanzia più sicura della serietà della conoscenza".
Henry Altan

"Non conosco altro modo più serio di affrontare i problemi della vita che non sia il gioco".
(Friedrich W. Nietzsche)

"A giocare s'impara meglio da bambini. Da adulti s' impara al massimo come non farlo".
(J.Hagedorn)

"Il tempo è un fanciullo che gioca".
(Eraclito)

"L'uomo non smette di giocare perché invecchia, ma invecchia perché smette di giocare".
(Gorge Bernard Shaw)

"Il bambino possiede dei tesori di energia, basta non portargli via la chiave che gli permette di appropriarsene. Questa chiave è l'interesse, è il gioco".

I bambini trovano il tutto nel nulla, gli adulti il nulla nel tutto.
Giacomo Leopardi
Scopri di più su una persona in un'ora di gioco che in un anno di conversazione".
Platone
"Quando il gioco origina bellezza, implicito è il suo valore per la cultura. Quanto più il gioco è atto ad elevare il clima vitale dell'individuo o del gruppo,tanto più intensamente si risolve in cultura".
Johan Huizinga
"Il viatico più sicuro lungo questi cammini tortuosi è ancora lo humour della conoscenza, quella grazie al quale il sorriso o la risata permettono di aprire ciò che si credeva chiuso. Affrontare i cammini della conoscenza come fossero giochi che non bisogna prendere troppo sul serio è la garanzia più sicura della serietà della conoscenza".
Henry Altan

"Non conosco altro modo più serio di affrontare i problemi della vita che non sia il gioco".
(Friedrich W. Nietzsche)

"A giocare s'impara meglio da bambini. Da adulti s' impara al massimo come non farlo".
(J.Hagedorn)

"Il tempo è un fanciullo che gioca".
(Eraclito)

"L'uomo non smette di giocare perché invecchia, ma invecchia perché smette di giocare".
(Gorge Bernard Shaw)

"Il bambino possiede dei tesori di energia, basta non portargli via la chiave che gli permette di appropriarsene. Questa chiave è l'interesse, è il gioco".
(Edouard Claparède)

«L’uomo gioca soltanto quando è uomo nel significato più pieno del termine, ed egli è interamente uomo soltanto quando gioca».
Così scriveva il grande poeta tedesco Friedrich Schiller nel 1795 nel suo trattato Sull’educazione estetica dell’uomo.
Perché, come diceva Fritz Billig,giocando tutti i bambini sono uguali
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Bambini
Bambino,

se trovi l'aquilone della tua fantasia
legalo con l'intelligenza del cuore.
Vedrai sorgere giardini incantati
e tua madre diventerà una pianta
che ti coprirà con le sue foglie.
Fa delle tue mani due bianche colombe
e portino la pace ovunque
e l'ordine delle cose.
Ma prima di imparare a scrivere
guardati nell'acqua del sentimento
Alda Merini
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L’uomo è fatto per essere un giocattolo,
strumento di Dio, e questa è veramente la sua
parte migliore. Egli deve, dunque, seguendo
quella natura e giocando i giochi più belli,
vivere la sua vita, pensando proprio l’inverso di
ciò che oggi si pensa. Platone, Leggi,VII, 803 C
giocopopolare@libero.it
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